Undici medici sono indagati dalla procura di Agrigento per la morte di una neonata romena, nata il 27 novembre all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. La bimba è deceduta in seguito a una setticemia all’Ospedale dei Bambini di Palermo dove era stata trasferita d’urgenza in gravi condizioni. Tra i destinatori dei provvedimenti, i sanitari dei due nosocomi.
L’assessorato regionale alla Sanità ha disposto un’ispezione nell’ospedale della provincia agrigentina. Il pm Michela Francorsi, in seguito alla denuncia dei genitori, due disoccupati, aveva deciso l’autopsia sul corpicino e il sequestro delle cartelle cliniche. La madre di 24 anni ha partorito su una sedia del corridoio del reparto di maternità del nosocomio di Canicattì e, insieme al marito di 23 anni, sin da subito ha sostenuto che l’infezione è la conseguenza delle condizioni precarie in cui è avvenuto il parto e di una serie di altre gravi negligenze. I medici hanno diagnosticato una “onfalite con flemmone della parete addominale”, un’infezione della cicatrice ombelicale.
I genitori hanno raccontato di avere suonato per mezzora alla porta del reparto, ma non ha risposto nessuno. Solo quando la piccola era nata si è presentata una donna che ha tagliato il cordone ombelicale e ha accompagnato la giovane madre in corsia. La situazione è precipitata velocemente, la bimba è peggiorata ed è stata trasferita a Palermo dove è morta il giorno dopo.