Per avere i soldi dalla casa produttrice la Corte Suprema ha decretato che è necessario dimostrare «il collegamento causale tra le lesioni subite e l’omesso funzionamento dell’airbag», come già sottolineato dalla Corte d’Appello di Torino: «L’onere probatorio a carico del danneggiato si esaurisce nella dimostrazione di aver subito un danno casualmente connesso con l’uso del prodotto».
I giudici della Terza Sezione hanno condannato Opel Italia a pagare anche le spese di giudizio.