
UDINE – Un giudice scrupoloso ma lento. Fin troppo, al punto da costituire un danno erariale per lo Stato. Per questo Aldo Giancotti, ex magistrato al Tribunale di Belluno poi promosso e festeggiato alla Corte d’Appello di Venezia, è stato condannato dalla Corte dei Conti del Veneto a rimborsare lo Stato per 20 mila euro. A tanto ammontano i risarcimenti che a sua volta e per suo conto lo Stato è stato costretto a riconoscere ai cittadini vittime della lungaggine dei suoi processi.
“Scarsi risultati in termini di produttività”, scrivono i giudici contabili, nonostante le attestazioni di stima riconosciute al magistrato da più parti. Come riporta L’Arena:
Nonostante al magistrato sia stata riconosciuta dedizione al lavoro e scrupolosità nella preparazione delle istruttorie e dei documenti, in sette casi, a fronte delle migliaia di cause trattate nella sua carriera, impiegò oltre tre anni a scrivere le sentenze. Giancotti si è difeso ricordando il troppo lavoro e l’esigenza di sostituire alcuni colleghi ma per la Corte dei Conti il suo comportamento sarebbe stato legato a incapacità di organizzarsi il lavoro.