
PALERMO – “Fratellino sei stato un angelo nella vita di chiunque ti abbia conosciuto… Ti voglio bene mi dispiace ci dovrei essere io al posto tuo. Riposa in pace amore mio”: queste le parole diย Maria Chiara Naro, sorella di Aldo, il giovane venticinquenneย picchiato e ucciso nella notte tra venerdรฌ e sabato 14 febbraioย nellaย discoteca Goa a Palermo.
“Hanno preso a pedate e a bottigliate in testa il mioย fratellino – scrive ancora la sorella di Aldo Naro – e l’hanno lasciato tutto solo! Mi dispiace, miย dispiace… Ci manchi tanto, bastardi che siete”. Aldo Naro stava festeggiando la laurea in Medicina in discoteca. Poi un litigio scoppiato, come ricostruito dai carabinieri, per un cappellino.
Il litigio si รจ trasformato in pestaggio, Naro รจ stato colpito a pugni e calci, ed รจ caduto a terra tramortito. Forse proprio mentre era a terra gli รจ arrivato un ultimo calcio alla nuca. Subito sono arrivati i soccorsi e l’ambulanza del 118 ha portato il giovane a Villa Sofia. Ma senza successo: Aldo รจ spirato, facendo piombare nell’incubo il padre Rosario Naro, colonnello dei carabinieri, la madre Anna maria Ferrara, insegnante in pensione, e la sorella Chiara.




