
ROMA – La prima volta che รจ andato in India Alessandro Pace aveva 18 anni, era il ’68, ed era partito da Roma e arrivato in autostop fino in Oriente. Ma รจ stato dopo, quando aveva giร iniziato a lavorare come commercialista, che รจ tornato in India e ci รจ rimasto 10 anni. A far cosa? A ricercare Dio, e le risposte alle domande che un essere umano, prima o poi nella vita, tende a farsi.
Lui perรฒ le ha affrontate a modo suo e in India รจ diventato un “Baba”, un santone, un guru. Rasta, barba lunga, abiti arancioni: nelle cittร indiane li vedi spesso, sono coloro che hanno lasciato la vita ordinaria per seguire un percorso ascetico e di meditazione, vivono di offerte e dormono nei templi hindu o nelle foreste.
Ed รจ questa vita che Pace ha fatto per 10 anni, lasciando nella comune hippie di Roma il figlio Ram ancora bambino. E’ lui, ora giovane uomo, ad aver raccolto il materiale video del padre per fare un film. Si chiama “Samsara Diary”, documentario presentato al Biografilm Festival. Alessandro, in India ribattezzato Chandra, รจ poi tornato a Roma dove ha fondato un tempio hindu. Oggi ha trovato le risposte che cercava, come racconta a Repubblica:
Concretamente, cosa ha capito? “Come realizzare Dio, perchรฉ Dio non รจ un’entitร separata, ma รจ dentro ognuno di noi”. A Roma ha creato un’oasi, “ho ricostruito una piccola India, con il fuoco sacro, le sculture e le statue” tutte realizzate da lui. Il suo tempio accoglie indiani, nepalesi, bengalesi, “vengono in tanti a pregare la dea Kalรฌ, non la Madonna nera di cui parla il Vaticano, Kalรฌ รจ Kalรฌ… quella con la lingua di fuori” scherza il guru, facendo riferimento alla raffigurazione tipica della divinitร . Nel suo luogo di culto “accadono tante cose straordinarie e bellissime”. Molte donne, ad esempio, vanno da lui perchรฉ non riescono ad avere figli, “e poi restano tutte incinte – sorride Chandra – l’ultima coppia era una coppia di cinquantenni, sono tornati da me con le lacrime agli occhi”.
Nonostante tutto perรฒ, sembra proprio che il desiderio principale di Baba sia quello di tornare in India, “mia moglie mi sta aspettando lร e Ram puรฒ gestire il tempio, ha giร fatto le mie veci quando non c’ero, ha imparato tutto”. E qual รจ il problema? “Non vogliono rilasciarmi il visto. Eppure consoli, ambasciatori mi conoscono tutti, vengono tutti a pregare da me, ma รจ una questione di burocrazia”.
