
Alex Pompa, giudici lo assegnano a casa dell'amico: "Tutelarlo psicologicamente" (Foto archivio ANSA)
TORINO – Alex Pompa, 18 anni appena, ha ucciso il padre a coltellate per difendere la madre che veniva picchiata per l’ennesima volta nella loro casa di Collegno, in provincia di Torino.
I giudici hanno disposto che il ragazzo, considerato uno studente modello e gentile, scontasse gli arresti domiciliari presso la casa di un compagno di scuola.
Una decisione presa, come si legge nella sentenza pubblicata il 26 maggio, anche per “tutelarlo psicologicamente“.
I giudici infatti hanno tenuto conto sia della sua “emersa personalità ” che il “contesto ambientale in cui il delitto è maturato”.
Per questo motivo, Alex si trova ora ai domiciliari preso la casa del suo migliore amico e compagno di banco.
La famiglia dell’amico, insieme alla famiglia di altri 2 compagni di scuola e della fidanzata, si erano infatti offerti di ospitarlo in caso di domiciliari.
Secondo le disposizioni dei giudici, al ragazzo è vietato avere contatti con i familiari, ma potrà comunque sostenere l’esame di maturità .
Inoltre, hanno disposto una perizia psichiatrica per stabilire se il ragazzo abbia avuto un “cortocircuito emotivo”, che si svolgerà nei prossimi 40 giorni.
La discussione sull’esito della perizia psichiatrica infatti è prevista già per l’8 luglio prossimo.
Intanto, Alex Pompa è tornato a partecipare alle video lezioni dell’Iis Prever di Pinerolo, dove frequenta l’ultimo anno.
I compagni di classe si sono detti “molto contenti” di rivederlo.
Alex è stato definito da tutti, docenti e compagni, uno “studente modello” e anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina si è pronunciata a favore della sua ammissione all’esame di Maturità a giugno. (Fonte: ANSA)
