Spacciava enormi quantità di droga a giovani della Riviera del Brenta, tra Padova e Venezia, ma i carabinieri di Dolo lo hanno scoperto e arrestato. Ora il pusher, Alin Ionut Borza, un 21enne residente a Fossò, è in carcere a Santa Maria Maggiore e a disposizione dell’autorità giudiziaria. Tra i suoi clienti c’erano giovani e giovanissimi tossicodipendenti, circa una ventina, tra cui addirittura un padre, disperato, che ha accompagnato la figlia in piena crisi di astinenza a comprare la droga.
Le indagini dei militari dell’arma erano partite grazie alla segnalazione di alcuni vicini che, notando uno strano via vai di giovani a ogni ora del giorno, hanno allertato le forze dell’ordine che da mesi ormai tenevano sotto controllo il pusher. Lo spacciatore, di origine rumena, forniva eroina a basso costo. Il prezzo di una dose variava dai 20 ai 25 euro al grammo.
Borza si riforniva di eroina sul «mercato all’ingrosso» di Padova: una volta a settimana ne comprava 80-90 grammi per poi rivenderla in Riviera. I militari hanno fatto irruzione nel garage dell’appartamento in cui vive con la sua famiglia e hanno arrestato il ragazzo in flagranza di reato. Dopo un breve tentativo di fuga, i carabinieri hanno fermato lo spacciatore e gli hanno trovato addosso 2 involucri, con 3,3 grammi di eroina ciascuno.
In casa del giovane pusher sono stati trovati poi 4 bilancini di precisione, destinati alla pesatura della sostanza, materiale per il confezionamento dell’eroina e un borsello contenente 10.800 euro in banconote di vario taglio. Tutto è stato posto sotto sequestro.
I carabinieri hanno anche ascoltato i consumatori che si rifornivano da Borza: non solo tossicodipendenti storici, ma anche giovanissimi, tra i 14 e i 17 anni, residenti nei comuni di Dolo, Camponogara, Stra, Vigonovo, Fossò, Fiesso. Tra di loro c’è addirittura una ragazzina di appena 14 anni, abituale consumatrice di eroina da mesi.
