ROMA – I farmaci falsi sono il vero business della criminalita’, 150 volte volte piu’ redditizio della droga e meno rischioso: un euro investito in un medicinale contraffatto fa guadagnare in media 2.500 euro, molto meno rispetto ai profitti della droga che produce 16 euro ogni euro investito.
Il dato, condiviso a livello internazionale dalle forze dell’ordine, e’ stato riferito dal comandante dei Nas, generale Cosimo Piccinno, durante i lavori dell’incontro Aifa (l’agenzia del farmaco) sulla lotta alle e-pharmacies illegali.
”Questa attivita’ – ha aggiunto Piccinno – e’ anche molto meno rischiosa rispetto a chi la realizza rispetto a chi traffica in droga”. Le pene sono molto piu’ lievi non esistendo neppure una fattispecie specifica di reato, ancora in corso di definizione. Le indagini sul traffico di farmaci falsi devono evitare molte insidie offerte dalla rete che riesce a nascondere complicati intrecci e passaggi che nascondono l’origine delle produzioni.
”Difficile anche riuscire a individuare in tempi brevi se un farmaco contiene veramente quelle sostanze che promette – ha aggiunto il generale Piccinno – perche’ mentre per le droghe esistono dei test che ci permettono di individuare immediatamente alcune sostanze, i farmaci debbono essere inviati invece in laboratori specializzati”.
Il 72% dei medici sospetta che i propri pazienti abbiano assunto farmaci contraffatti e il 40% del campione di una indagine condotta dall’Aifa (l’agenzia del farmaci), in collaborazione con la Fimmg (il principale sindacato dei medici di famiglia) svela che ritenere che i propri pazineti acquistino farmaci online, attivita’ che in Italia e’ illegale. I dati sono stati presentati in un incontro organizzato dall’ Aifa per fare il punto sulla lotta alle farmacie online di medicinali falsificati.
