Torcia, radio, niente sfide o panico: i 10 consigli in caso di alluvione

ROMA – L’autoprotezione è l’invito che Protezione civile e Vigili del fuoco fanno a tutti i cittadini, dando il decalogo dei consigli pratici da seguire prima, durante e dopo un alluvione. Prima di tutto stare lontani dalle acqua del fiume, perché il livello può salire molto velocemente e in maniera inaspettata. Altro errore è cercare riparo nelle auto, o cercare di metterle al riparo. L’acqua dell’alluvione non le risparmia e le rende pericolose trappole, con sportelli e finestrini elettronici destinati a bloccarsi. Una torcia e una radio non devono mai mancare sotto mano.

Abbandonare poi gli atteggiamenti di sfida e di panico: può accadere che nei momenti di maggior crisi la persone si lascino trasportare da un sentimento di sfida, sottovalutando i rischi. Altro atteggiamento è il panico, che impedisce di svolgere le più semplici operazioni e rende difficoltoso il soccorso. Importante è anche istruire i bambini e gli anziani, soggetti più deboli che potrebbero essere colti dal panico.

Salire su un albero? Nella maggioranza dei casi si rivela una pessima idea, se il tronco non è abbastanza resistente verrà piegato dalla forza delle acque. Bene invece la conquista dei piani alti. Il fango invece è un’insidia anche dopo l’alluvione, perché lo strato superficiale solidifica, ma rimane liquido sotto la superficie costituendo una serio rischio. Assolutamente non bere acqua dal rubinetto, la cui carica batterica è molto forte dopo un alluvione. Attenzione poi agli eroismi, la potenza dell’acqua non va mai sottovalutata.

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