TORINO – L’Italia non è un Paese per l’alta velocità? Dopo il caso del treno fermo tra Roma e Firenze (con ritardi fino a 4 ore in tutta Italia), oggi 8 settembre c’è un nuovo caso: a Torino si sono registrati ritardi fino a 70 minuti per un guasto alla linea elettrica di alimentazione. E il disagio non si è limitato al capoluogo piemontese, visto che ha coinvolto il traffico ferroviario di tutto il Piemonte e parte della Liguria, fino a coinvolgere Milano. Il dubbio che la rete ferroviaria italiana non sia adeguata al 100% a sostenere l’alta velocità diventa lecito, quando si registrano due casi analoghi in due giorni consecutivi.
Disagi alla circolazione ferroviaria sul nodo di Torino, con ritardi fino a 70 minuti per otto treni ad alta velocità e per quindici regionali, si sono verificati stamani per un inconveniente alla linea elettrica di alimentazione a Porta Nuova. Quattro treni regionali sono stati cancellati, mentre altri sette sono stati limitati nel percorso.
Ad essere coinvolte sono state le linee in uscita ed entrata da Torino Porta Nuova per Modana, Cuneo, Milano, Ventimiglia e Genova. Sulle cause del guasto sono in corso accertamenti da parte delle ferrovie.
Ferrovie dello Stato ha invece fatto sapere che è tornata alla normalità la mattina si sabato 8 settembre la circolazione dei treni ad Alta velocità sulla linea Roma-Firenze, dove ieri si sono registrati forti ritardi. I tecnici, nella notte, hanno risolto i problemi all’origine del guasto dovuto alla mancanza di corrente alla linea elettrica di alimentazione dei treni fra Settebagni e Capena (tratta Roma-Firenze).