Alto Adige, la “razza” di appartenenza nel questionario per le scuole. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige utilizza il termine “razza” in un questionario destinato alle scuole.
Alto Adige, la “razza” di appartenenza nel questionario per le scuole
Il modulo, da compilare a cura degli insegnanti con la valutazione dell’alunno, chiede di indicare tra gli elementi identificativi, il “gruppo etnico o razza dell’alunno”.
Ma non è una brutta vicenda dell’ultima ora. Già a gennaio del 2019 aveva suscitato interventi anche a livello parlamentare.
Già nel 2019 la “razza” nei moduli
Ora, come riferisce il quotidiano Alto Adige, è Giuseppe Augello, ex ispettore della Sovrintendenza scolastica, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Bolzano III, a sollevare di nuovo il caso.
Augello ha segnalato l'”anomalia” al sovrintendente Vincenzo Gullotta. “Trovo la dicitura inaccettabile, eticamente scorretta e fuori da ogni logica, stridente con i principi del vivere civile – ha dichiarato Augello -.
E ho dato disposizioni ai docenti del mio istituto di rimandare al mittente i moduli in questione”.
Modulo standard in uso negli Stati Uniti
Il modulo deriva da un modello standard in uso negli Stati Uniti. L’amministrazione avrebbe dovuto modificarlo da più di due anni, dopo le proteste di inizio 2019.
All’epoca, infatti, l’Azienda sanitaria aveva precisato che il termine “razza” era da attribuire a “un errore di traduzione dal testo originale che è in lingua inglese, un modulo standard a livello mondiale”.
L’Azienda sanitaria aveva assicurato la rettifica e l’eliminazione del termine controverso. Florian Zerzer, il direttore generale, aveva offerto le sue scuse per aver utilizzato il termine in quel contesto.
La modifica non c’è stata. E, anzi, è solo di pochi giorni la protesta di un paziente che si era rivolto al Servizio di medicina dello sport dell’Azienda sanitaria altoatesina trovando l’indicazione della razza su un altro questionario.