SCIACCA (AGRIGENTO) – Il Gup del Tribunale di Sciacca (Ag), Giuseppe Miceli, ha inflitto trent’anni di carcere a ciascuno dei tre imputati che erano accusati dell’omicidio dell’operaio Michele Cangialosi, ucciso nell’aprile 2009. La sentenza riguarda Celeste Sajeva, moglie della vittima, il proprio amante Nicola Piazza e Paolo Naro, amico dei due.
Cangialosi fu ucciso nel letto di casa. Il suo corpo fu poi trasportato e sepolto in contrada Santa Maria. Fu un minorenne, già condannato a 10 anni, a confessare i fatti ai carabinieri, indicando il punto esatto dove si trovava il cadavere. Il delitto sarebbe stato organizzato dalla vedova con la complicita’ del proprio amante. Il pm, Vincenzo Pantaleo, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna dei tre imputati alla pena dell’ergastolo. Il processo e’ stato celebrato con il rito abbreviato.
