Ammortizzatori e stabilità: ecco primi aiuti all'Emilia

FINALE EMILIA (MODENA), 21 MAG – Affrontare l'emergenza terremoto che ha devastato alcuni comuni della Bassa Emilia, tra le province di Modena e Ferrara, come ''un'emergenza nazionale e non regionale''. Cosi' il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Antonio Catricala' ha dettato la linea, tracciato la strada che andra' percorsa per affrontare da una parte l'emergenza e dall'altra parte la fase della ricostruzione. Una considerazione importante visto che l'emergenza e la crisi economica che affligge il Paese possono sembrare incompatibili e quindi entrare in conflitto.

Domani 22 maggio, il consiglio dei ministri con decreto dichiarera' lo stato di emergenza aprendo la strada agli interventi della protezione civile. Ma gia' il premier Mario Monti, nell'immediatezza del disastro, ha dato pieni poteri al prefetto Franco Gabrielli, direttore della protezione civile, per attivare tutte le operazioni di assistenza alla popolazione e messa insicurezza delle strutture.

Ma, ha detto Catricala' ''e' necessario trovare una soluzione finanziaria''. E se e' vero che ''il presidente Monti e il governo non intendono lasciare sole le autorita' locali'' bisogna trovare gli strumenti economico-finanziari per affrontare i problemi e dunque la 'copertura' finanziaria a tutti gli atti che saranno necessari. Cose che ''vanno fatte subito – ha detto Catricala' -, e speriamo di farle per il meglio''.

Oltre all'ordinanza ''che – sottolinea il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – e' ordinanza di protezione civile e riguarda l'emergenza'' Catricala' ha promesso che saranno valutate le richieste dei sindaci e del governatore Errani: in primo luogo una deroga del patto di stabilita', cosa questa che comunque ''ha bisogno di copertura finanziaria'', poi il rinvio dei pagamenti di tributi e contributi, materia da discutere con il ministro per l'Economia, quindi con lo stesso Monti. In piu', e questa e' una richiesta gia' rappresentata dal governatore dell'Emilia-Romagna Errani al ministro per il Lavoro Elsa Fornero, ''sara' necessario pensare a ammortizzatori in deroga'' perche' ''i lavoratori non debbano affrontare una doppia emergenza''. Dunque pensare ''a persone e a imprese'' ha detto Catricala'. Il problema del lavoro 'sospeso' e quello delle imprese colpite dal sisma comportera' uno sforzo incredibile: ''e' necessario ripartire subito perche' la crisi – dicono i sindaci delle zone terremotate – non perdonera' indecisioni''.

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Lorenzo Briotti