Davanti al gup sono imputati anche altri 4 giovani del “Collettivo autonomo ringhiera”, frequentato da anarchici milanesi. Anche per loro è stato revocato l’obbligo di firma. Secondo l’accusa, i cinque avrebbero rapinato e picchiato alcuni studenti della cooperativa Cusl dell’università Statale di Milano, che avevano richiesto il pagamento di fotocopie di volantini fatte dagli anarchici. Nella scorsa udienza il pm aveva chiesto per Ferrandi e altri due giovani la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione, mentre per gli altri 2 anni e 2 mesi.
Il figlio dell’ex militante di Prima Linea, già sottoposto a misura di sorveglianza speciale per i suoi precedenti, era stato arrestato all’interno del centro sociale Zero di Porta Ticinese, a Milano. Nell’udienza del 18 marzo hanno parlato le difese degli imputati, tra cui l’avvocato Eugenio Losco. Il processo si concluderà il prossimo 22 aprile. Mentre era in corso l’udienza, alcuni giovani dell’area antagonista milanese hanno organizzato un presidio di solidarietà davanti al Tribunale e nel corso del quale si sono verificati attimi di tensione, con una piccola carica nei confronti degli agenti in tenuta antisommossa.