Anas, “dama nera”: voti al fratello in cambio di assunzioni

Anas, “dama nera”: voti al fratello in cambio di assunzioni

ROMA – La rete della “dama nera” dell’Anas: voti al fratello in cambio di assunzioni. Per sostenere la candidatura del fratello Galdino a consigliere regionale della Calabria, la “dama nera” secondo l’accusa sarebbe andata infatti in cerca di supporter. Anche collocando parenti e amici nelle imprese storicamente “amiche”. Lunedì inizieranno gli interrogatori di garanzia e, tra le domande che la gip Giulia Proto rivolgerà agli arrestati, c’è anche questa: il posto di lavoro offerto in cambio di voti? Siamo nel 2014. Galdino Accroglianò, sulle orme dello zio Peppino (consigliere regionale per tre volte consecutive), si vuole candidare. È il fratello più piccolo: la “dama” si offre d’aiutarlo.

Ilaria Sacchettoni per Il Corriere della Sera spiega:

Luigi Meduri, ex sottosegretario del governo Prodi (agli arresti per corruzione), suggerisce tattiche e strategie: «La settimana prossima — dice alla Accroglianò — ci vediamo assieme… se c’è l’accordo politico fra il centrosinistra e Ncd in Calabria… guarda questa settimana si farà, perché loro stanno premendo su Guerini… Alfano con Guerini… quindi si deve decidere in questi giorni». Gli equilibri sono importanti. Ma servono i voti.

La Accroglianò può fare qualcosa. Da offrire, ha la propria discrezionalità, il ruolo nell’Anas. Ma è sufficiente. L’11 novembre scorso la intercettano mentre dà disposizioni a un collega per sbloccare i pagamenti ad un’impresa che le sta a cuore. È la «Firmo Sibari»: il rappresentante legale è Marco Vidoni, già titolare della friulana «Vidoni» che dal 2006 al 2014 si è aggiudicata lavori e vanta un credito di 275.583.003 euro con l’Anas.

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Alessandro Avico