Il direttore di Sky Tg 24 Emilio Carelli è il primo personaggio pubblico che ammette di aver comprato fotografie “compromettenti”. Emilio Carelli (58 anni e con due figli gemelli di un anno) racconta: «Mi hanno chiamato un paio di amici direttori di periodici e mi hanno detto che giravano alcune mie fotografie. Guarda, noi non le pubblichiamo. Se vuoi recuperarle, puoi comprarle». Foto compromettenti quindi. «Avevo notato un paio di paparazzi, poco tempo prima, mentre uscivo dal ristorante “Il bolognese” e da un altro vicino via Veneto. Se avessi voluto nascondere qualcosa, certo non sarei andato in due luoghi così pubblici. Mi trovavo con persone amiche, che frequentano abitualmente la mia casa, e sono state invitate al compleanno dei miei figli».
«Mi sono preoccupato per due motivi – spiega Carelli al Corriere della Sera – Il primo me lo dettero i miei amici direttori che mi parlarono delle didascalie che “confezionavano” il servizio insinuando situazioni false. Si sa, come funzionano certe cose. Basta un uso maestro di un teleobiettivo che ravvicina le figure, cancella la distanza, lasciando invece spazio a illazioni sentimentali inventate di sana pianta. La seconda ragione era legata alla testata. Colpendo me, ho pensato, avrebbero colpito anche l’immagine del Tg».
Di lì la decisione di pagare per riavere quegli scatti. «Ho pagato poche migliaia di euro – spiega il direttore – Ne ho ovviamente parlato con la mia compagna, la collega Silvia Mazzucco. Ho preferito chiuderla lì. Non credo che lo rifarei perché poi ho capito molte cose. L’assedio non è finito, è andato avanti fino a dicembre. Sempre fotografi intorno. Oppure falsi turisti “capitati” sotto casa che si mettono a scattare. Movimenti sospetti. Non erano semplici paparazzi».
«L’unica spiegazione che posso darmi è legata al fatto che in questi anni abbiamo garantito un’informazione indipendente, non omologabile a questo o a quell’altro blocco politico. Penso, nei tempi recenti, all’inchiesta sulle strutture alla Maddalena. Sui doppi incarichi dei politici. Diamo molto fastidio a qualcuno», ha concluso Carelli.
