ROMA, 12 MAR – Anche i sacerdoti, come i cittadini comuni alle prese con le tante difficolta' del lavoro e della vita quotidiana, oggi sono sopraffatti dallo stress psico-fisico, tanto che molti di loro rischiano il cosiddetto 'burnout', ormai incapaci di rispondere ai carichi eccessivi di richieste e responsabilita'. Se ne e' discusso questo pomeriggio alla Pontificia Universita' Salesiana nel convegno ''Preti sul lettino. Agio e disagio nel lavoro pastorale'', organizzato dall'Istituto di Psicologia dell'Ateneo, in cui si e' sostenuta la necessita' che anche per i preti si pensi a forme di assistenza psicologica.
''Come diceva un anziano padre spirituale ai suoi novizi: Se sei un curatore d'anime, smettila di trascurare te stesso e allenati a reagire, ripristinando il sostegno interiore centrato sulle motivazioni di fondo'', ha detto nel suo intervento padre Giuseppe Crea, missionario comboniano e psicoterapeuta, autore di uno studio sul tema del ''burnout pastorale''. ''Quando la persona avverte il peso delle proprie inconsistenze – ha proseguito -, deve imparare a individuare i tanti segnali di un malessere che si sta accumulando dentro di se', senza negare le problematiche ma al contrario riconoscendole come parte della propria storia''.
Decidere di prendere sul serio la sofferenza psichica di chi opera nella pastorale, allora, ''non puo' piu' essere un 'optional', ma deve essere parte di una responsabilita' comune che coinvolge anche i laici''.