ANCONA – Annuncia il suicidio su Facebook e poi si lancia dal tetto, davanti agli occhi della moglie. Andrea Magni, infermiere di 41 anni e padre di due bambini, si è tolto la vita lanciandosi dal tetto di una palazzina di via Manzoni ad Ancona. Si sarebbe ucciso perché non riusciva a pagare le rate del mutuo.
Sposato con una donna che fa lavori saltuari ha tenuto in scacco per oltre un’ora gli agenti della Squadra volanti, il 118 e i vigili del fuoco, che hanno tentato in tutti i modi di scongiurare la tragedia. Quando, scattato l’allarme, tutte queste persone sono arrivate in via Manzoni Magni era già salito sul tetto del palazzo, al quinto piano, dopo aver bevuto dell’alcol e della varechina.
Un agente ha provato a convincerlo a spostarsi dal parapetto verso l’area centrale del tetto terrazzato. Ma l’uomo ha continuato a cambiare continuamente di posto, stando attento a guardare ogni volta di sotto per schivare il telo di protezione che i pompieri cercavano di spostare seguendo i suoi movimenti. Ad un certo punto ha preso la rincorsa verso il parapetto: due agenti hanno tentato di placcarlo, uno l’ha afferrato per una caviglia rischiando di precipitare pure lui, ma Magni, un uomo alto e pesante 120 chili, ha oltrepassato il bordo protettivo ed è piombato giù.
E’ morto mezz’ora dopo, durante l’ultimo disperato tentativo di rianimazione. La moglie e la madre erano state riaccompagnate in casa, e non hanno assistito alla scena finale. ”Abbiamo fatto di tutto, tutto il possibile per salvarlo, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta” il commento di uno dei poliziotti.
Ecco un estratto del suo ultimo messaggio: “Non piangetemi, non siate tristi io sono di nuovo sereno tra poco incontrerò chi mi ha lasciato troppo presto questo non è un addio ma un arrivederci al più tardi possibile per voi”. L’uomo ha avuto altri parenti suicidi, come il padre.
