
ROMA – Sul corpo di Andrea Loris Stival ci sono segni di violenze. Non solo le violenze che lo hanno portato alla morte, la mattina del 30 novembre, ma lesioni precedenti. Gli investigatori si concentrano sull’esame del corpo del piccolo e ai genitori dicono: “Ci dispiace, non possiamo restituirvelo per la sepoltura”. E intanto la versione dei fatti di mamma Veronica Panarello è stata smentita dalla perquisizione della scientifica nella casa di Santa Croce Camerina.Â
Felice Cavallaro sul Corriere della Sera scrive:
“Il corpo presenta lacerazioni che farebbero pensare a precedenti violenze, ma anche «altre gravi lesioni», come assicura ermetica una fonte. Insomma, un corpo martoriato sul quale sarà forse necessario eseguire ulteriori esami alla luce degli esiti di laboratorio. Si spiega così il diniego del procuratore ai genitori: «Con grande dolore non possiamo restituire il piccolo per la sepoltura».
La psicosi di un assassino ancora libero attanaglia il piccolo centro di questa provincia generalmente quieta. Se ne è parlato ieri mattina con la sindaca di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, durante un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dove è arrivato l’impegno del comandante della Legione carabinieri Sicilia, generale Giuseppe Governale, certo di «un esito favorevole non a lungo termine».
In linea con il procuratore Petralia: «Non ci saranno tempi lunghi per chiarire le prime cose». Soddisfatto dall’impegno delle forze di polizia, ma attento ai possibili errori e alle fughe di notizie che riguardano soprattutto la famiglia di Loris. Una preoccupazione che trova eco nelle parole di una zia del piccolo, Antonella Stival, rivolta ai cronisti: «Siamo una famiglia per bene, non infangateci»”.
(Foto Ansa)






