ROSARNO (REGGIO CALABRIA) – Angelo Cirimele รจ morto nel 1984, a 3 anni, investito da un tassista a Rosarno. Nel 2015, 31 anni dopo, la famiglia saprร se potrร essere risarcita (solo economicamente, s’intende) oppure no. “Solite” storie di lentezza pachidermica nella “giustizia bestiale” italiana.
Angelo Cirimele รจ stato ucciso il 4 maggio 1984 vicino casa sua. La sua storia, ripresa da Calabria Ora, รจ stata poi narrata da Goffredo Buccini sul Corriere della Sera.
L’automobilista – scrive Buccini venne assolto nel procedimento penale, ma condannato a pagare 80 milioni di vecchie lire in sede civile. Fece appello. La prossima udienza del processo da cui la famiglia Cirimele dovrebbe venire risarcita รจ fissata il 26 marzo 2015 davanti alla Corte d’appello di Reggio Calabria.
Uno dei fratelli di Angelo, Luigi Cirimele, ha raccontato la sua storia a Calabria Ora e le sue parole sono state riprese da Buccini: “Noi non abbiamo visto un soldo, finora, ma quello che ci importa davvero non sono i soldi, รจ il segno di un risarcimento morale. Soprattutto mia madre ne ha diritto”.
Buccini fa poi un’amara riflessione: forse adesso, se il caso diventerร “mediatico”, la famiglia avrร qualche possibilitร in piรน di ottenere “giustizia”: In effetti รจ probabile che adesso, quando la storia di Angelo approderร in qualche talk show dopo essere transitata nel circuito della stampa nazionale, i Cirimele avranno qualche opportunitร in piรน. Sarร in fondo un’ulteriore beffa, la prova che anche i drammi da noi devono virare in commedia dell’arte per trovare un degno epilogo.