Anna Esposito, “la poliziotta che sapeva tutto su Elisa Claps venne uccisa”

Anna Esposito, “la poliziotta che sapeva tutto su Elisa Claps venne uccisa”

POTENZA – Anna Esposito era una poliziotta di 35 anni, separata, con due figlie. Si suicidò, sentenziò un’inchiesta poi archiviata, ma fu uno strano suicidio. Anna Esposito, quando morì il 12 marzo del 2001, era dirigente della questura di Potenza, seguiva da vicino le indagini su Elisa Claps, all’epoca ancora lontane dal dimostrare che il corpo della ragazzina era nascosto sotto il tetto della chiesa principale della città. Ora, il caso della morte di Anna Esposito, è stato riaperto. Ipotesi di reato: omicidio volontario.

Chi e perchè potrebbe mai aver voluto uccidere questa giovane donna? Una traccia, un indizio, prova a fornirlo Gildo Claps, il fratello di Elisa, tramite la trasmissione Chi l’ha visto?. Mesi fa aveva detto:  “La mamma di Anna Esposito mi ha detto che la figlia alcuni giorni prima di morire le aveva confidato che in Questura qualcuno sapeva dove fosse sepolta Elisa”.

Che il suicidio fosse strano era chiaro già nel 2001. Anna venne trovata nel suo appartamento strangolata, con il collo strettod a una cintura assicurata a una maniglia della porta. Strano, perchè i piedi toccavano terra. All’epoca non vennero trovati elementi per pensare ad altro che non fosse il suicidio. Ora, forse complice quella frase pronunciata da Gildo Claps e un’indagine della Gazzetta del Mezzogiorno, le indagini sono state riaperte e con un’ipotesi di reato di tutt’altro genere.

Published by
Elisa D'Alto