ROMA – Annamaria Addante aveva denunciato gli abusivi delle case popolari a Roma: “Il Comune spreca 37 milioni per le case popolari ogni anno”. Annamaria
Addante aveva anche fatto nomi: “Il marito della Polverini abita ancora nella casa a San Saba“. E dopo la comparsata su Raiuno, ad Annamaria hanno bruciato la macchina. Succede a Roma e Annamaria è presidente dell’associazione inquilini e proprietari Iacp-Ater.
Ospite di Massimo Giletti, alla trasmissione “Domenica In“, la Addante ha lanciato accuse circostanziate, riportate sul Corriere della Sera con dovizia di particolari: «Il Comune spende per i residence 37 milioni di euro l’anno, quando costruire un appartamento ne costerebbe 60 mila. Quanti ne verrebbero fuori?». Ma anche: «A Garbatella gli uscieri intascavano mazzette da 5 mila euro!». Oppure: «E l’immobile di via Ferretti venduto a 10 mila euro agli zingari?». Un crescendo. «L’appartamento a San Saba del marito della Polverini, vogliamo parlarne? Lui abita ancora lì». «Preside’, perché è vuoto da anni anche quello di via Timovo?» E lui, scrollando la testa: «Annamarì, basta, così fai istigazione a delinquere…»
Tra i nomi fatti da Annamaria, c’è quello del presidente dell’Ater, Bruno Prestagiovanni, che però si è subito smarcato dalle accuse sulla gestione dell’ente: “Va ricordato, però che non è l’Ater ad assegnare le abitazioni, ma il Comune attraverso una precisa graduatoria”.
Annamaria, esasperata per quello che viveva ogni giorno sulla sua pelle, aveva deciso di denunciare tutto: voleva solo che fossero avviati normali controlli e e che fossero scoperti gli “inciuci” che toglievano soldi alla pubblica amministrazione.
Sarebbe una “normale” storia di una “normale” cittadina onesta in un Paese “normale”. Ma qui la “normalità” è che dopo quella denuncia la macchina di Annamaria venga data alle fiamme. I pompieri sono certi: si tratta di un incendio doloso.
Anche se lei dice: “Non ho mai ricevuto minacce”.