Antisemitismo, sospesa trasmissione “Smokey, segna zero” su Centro Suono Sport

ROMA – I conduttori di una trasmissione sportiva su Centro Suono Sport se ne escono con insulti antisemiti dopo Milan-Roma. E l’emittente li sospende.

“Gli ebrei vengono presi in giro per la loro taccagneria – affermava uno dei conduttori del programma “Smokey, segna zero“, in onda dopo le 23 il martedì – Non a caso nel 99% dei film di qualunque genere, quando si tratta di parlare con qualcuno di soldi, si parla con un ebreo. In quasi tutti gli spaghetti western il banchiere è ebreo. Gli ebrei ce l’hanno come tradizione: sono sempre stati dei mercanti. Sono stati così bravi, che posseggono tutta la finanza mondiale”.

Si arriva persino a fare battute fuori luogo sul dramma dell’Olocausto: “Là i lingotti non li facevano gli ebrei, ma li facevano i tedeschi con gli ebrei. Li usavano come pallottolieri”. E non mancano alcune considerazioni su una fantomatica lobby ebraica: “Noi non abbiamo avuto i problemi che hanno avuto gli americani con gli ebrei e con le lobby. A Roma c’è una comunità ebrea fortissima, che ha un grosso peso politico ed economico. Questo va oltre il discorso religioso, è un discorso di lobby, di gruppo, così come può esserlo la massoneria e la P2, nell’accezione negativa, visto quello a cui sono arrivati. Qualsiasi lobby se diventa troppo potente diventa fastidiosa, per chi non ne fa parte”.

Come racconta Marco Pasqua su Il Messaggero, sulla pagina Facebook della trasmissione uno dei conduttori preannuncia la ripresa del programma già da lunedì prossimo e chiede scusa:

“Per una violazione del regolamento della emittente, la nostra trasmissione è stata sospesa fino a lunedì prossimo. La sospensione per motivi disciplinari è stata causata da una battuta idiota e completamente fuori luogo fatta da me, di cui mi prendo tutte le responsabilità e di cui mi scuso con tutti, in particolar modo con i miei colleghi e con tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle mie parole. Trattare con ironia una pagina di storia così dolorosa è lontano dai miei principi e dalle mie ideologie personali”.

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FIlippo Limoncelli