LISBONA, 29 MAR – Da questo pomeriggio Antonio Tabucchi condivide idealmente l'ultima dimora con il grande Fernando Pessoa, lo scrittore lusitano da lui tanto amato, e che lo aveva fatto innamorare della sua patria, il Portogallo. La salma di Tabucchi e' stata cremata oggi durante una cerimonia privata in presenza della sua vedova Maria Jose' Lancastre nel cimitero Do Alto de Sao Joao. Poi le ceneri sono state depositate in presenza di una piccola folla nel cimitero dos Prazeres, nel cuore di Lisbona, dove dal 1935 si trovano anche i resti di Pessoa.
Ieri la salma era stata esposta in una camera ardente nel Palacio Galveias, dove gli hanno reso un ultimo omaggi molti intellettuali e artisti portoghesi suoi amici. La scomparsa dello scrittore italiano, che dal 2004 aveva anche la cittadinanza portoghese, ha commosso la sua seconda patria. Anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, ha visitato ieri in tarda serata, la camera ardente, allestita in una biblioteca comunale di Lisbona. Bersani ha abbracciato la moglie e i due figli dello scrittore che aveva scelto il Portogallo come sua patria elettiva. ''Questo addio a Tabucchi – racconta il leader Pd – nella straordinaria suggestione di una biblioteca civica, da' l'idea della persona e del rapporto tra vita e letteratura. Credo che Tabucchi rimarra' tanto come un monumento di amicizia tra Italia e Portogallo ma in generale un monumento all'idea, non solo letteraria, che uno straniero non e' mai uno straniero e ci dice qualcosa sulla possibilita' dei popoli di parlarsi e convincere''.
La vicenda letteraria di Tabucchi ha aggiunto Bersani ''e' legata ad un messaggio di liberta', profondamente democratico''. ''E' stato un grande amico del Portogallo'' ha detto il capo dello stato Anibal Cavaco Silva. Il Portogallo rendera' omaggio a Tabucchi lunedi prossimo.
La Fondazione Fernando Pessoa ha promosso alla sua memoria una giornata di lettura maratona di Requiem, l'opera che Tabucchi ha scritto in portoghese. E al cinema Nimas di Lisbona sara' proiettata la versione cinematografica dell'opera, regia di Alain Tanner. Per il Portogallo, ricorda la stampa di Lisbona, Tabucchi rimarra', come lui stesso amava definirsi, ''l'italiano che sognava in portoghese''.