FERRARA – Una pensionata di 77 anni, Rina Guidi, e’ stata trovata morta in casa la scorsa notte a Porto Garibaldi, sui lidi ferraresi, con le mani legate e la bocca chiusa con nastro adesivo. Le prime ipotesi sul decesso parlano di sospetto soffocamento. Le indagini, coordinate dal pm Barbara Cavallo, sono svolte dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Comacchio. Durante la notte sono stati ascoltati i familiari dell’anziana, che era vedova.
E’ stato il figlio di 46 anni a scoprire il cadavere della donna. L’uomo, preoccupato perche’ non aveva notizie della madre, attorno a mezzanotte si e’ recato nella sua abitazione, in via Cacciatori delle Alpi, scoprendo il corpo in camera da letto con le mani legate e la bocca chiusa con nastro adesivo.
Sono immediatamente intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Ferrara, del Nor di Comacchio e della stazione di Porto Garibaldi, assieme ai sanitari del 118, che hanno potuto solo constatare il decesso di Rina Guidi ‘per sospetto soffocamento’.
La salma, su disposizione dell’autorita’ giudiziaria, e’ stata trasferita all’Istituto di medicina legale di Ferrara, dove sara’ eseguita l’autopsia. Sono in corso indagini a tutto campo per ricostruire dinamica e movente. E’ quella del tentativo di rapina l’ipotesi maggiormente considerata dai carabinieri che indagano sulla morte di Rina Guidi, la 77enne trovata morta la scorsa notte, riversa accanto al letto, nella sua abitazione di Porto Garibaldi (Ferrara) con le mani legate e la bocca chiusa con nastro adesivo.
La porta d’ingresso presentava segni di effrazione, fatta con un cacciavite o un piede di porco, e nelle stanze c’era disordine. A cercare di prestare i primi soccorsi all’anziana, ex collaboratrice scolastica, e’ stato il figlio, preoccupato perche’ durante il giorno non era riuscito a contattare la madre. Quando e’ entrato in casa e ha visto la donna legata e imbavagliata, ha tolto il nastro adesivo per cercare di farla respirare, ma inutilmente. Il corpo, ad una prima ispezione medico legale, non presenterebbe segni di violenza, e questo rafforza l’ipotesi fin dal subito avanzata dagli investigatori della morte provocata da sospetto soffocamento.
Sconcertati i vicini di casa, che parlano della vittima come di una signora tranquilla e che ”non aveva tesori da custodire”. Rina Guidi, vedova da molti anni, aveva due figli che vivono a poca distanza, a Comacchio e a Lido degli Estensi. La donna, che era stata bidella alle scuole medie di Comacchio e poi a Porto Garibaldi, era piuttosto conosciuta nella localita’ dei Lidi. Di sera, tra l’altro, i vicini la vedevano uscire con il suo cagnolino (ritrovato poi in casa e affidato al canile comunale) per una passeggiata.
I vicini hanno riferito agli investigatori di non aver sentito rumori sospetti; l’ingresso principale, e indipendente, della casa – un ‘treno’ di alloggi – dove l’anziana viveva e’ tra l’altro un po’ defilato rispetto alla strada. La morte, secondo i primi accertamenti, potrebbe essere avvenuta fra le tre e le dieci ore prima della scoperta del cadavere; ancora da stabilire se la rapina e’ stata compiuta o solamente tentata.