ANZIO (ROMA) – Una bambina di otto anni è annegata mercoledì pomeriggio, intorno alle 17, a Nettuno (Roma). La bimba, di nazionalità russa, era in vacanza con i genitori. La piccola stava facendo il bagno quando si è sentita male. Riportata a riva, su una spiaggia libera, i genitori hanno quindi chiamato i bagnini che si sono attivati chiamando il 118.
Giunti sul posto i medici hanno soccorso la bambina che sembrava si fosse ripresa. Un’eliambulanza era già pronta per portarla al Gemelli, ma viste condizioni è stata portata all’ospedale di Anzio dove è arrivata viva. Qui, in seguito alle complicanze intervenute, è deceduta. All’allertata l’autorità giudiziaria, il magistrato di turno ha disposto l’autopsia per fare chiarezza sulla morte della bambina.
Moira di Mario per il Messaggero scrive:
Da qualche giorno la famiglia era in vacanza a Nettuno dove aveva preso in affitto una casa nella zona di villa Borghese, il quartiere più elegante della città. Ieri i genitori avevano deciso di portare la piccola in spiaggia per trascorrere il pomeriggio insieme. Poche ore di spensieratezza a giocare con mamma e papà, poi la tragedia su quel piccolo tratto di costa libera, dove il Comune di Nettuno non ha nemmeno messo i cartelli per informare i turisti che l’arenile non è sorvegliato. «Sulle spiagge demaniali manca l’assistenza ai bagnanti – dicevano indignati alcuni cittadini – e l’amministrazione municipale non ha messo gli avvisi che comunicano l’assenza di vigilanza. Eppure dovrebbe essere obbligatorio per legge».