Suicida nella notte in carcere a Vasto lo psichiatra arrestato ieri a Pescara per corruzione nell’indagine sugli appalti Asl. Lo riportano i quotidiani Il Centro e Il Messaggero. La procura di Vasto ha aperto un fascicolo sull’accaduto.
Lo psichiatra era stato arrestato ieri mattina dalla Guardia di Finanza su mandato della Procura di Pescara assieme a due responsabili di una cooperativa. Si è impiccato in cella nella notte tra mercoledì e giovedì. Le indagini riguardano una gara d’appalto per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di 11 milioni. Lo psichiatra era il dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl: alle scorse regionali si era candidato senza risultare eletto.
I finanzieri ieri hanno arrestato tre persone. Agli indagati contestati reati contro la pubblica amministrazione, in particolare corruzione, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Eseguito anche il sequestro di beni per circa 50.000 euro, disposto sempre dal Gip su richiesta della Procura. Le indagini riguardano una gara pubblica di appalto, dell’importo di oltre 11 milioni di euro, recentemente aggiudicata dall’Asl di Pescara.
“Un’iniziativa investigativa che ha caratteristiche estremamente peculiari e che ha destato particolare allarme, tale da giustificare queste richieste del Pm poi accolte dal Gip”. Così il procuratore capo di Pescara ha illustrato l’indagine.
L’indagine quindi “riguarda la gestione di appalto per residenze psichiatriche ospedaliere e case famiglia che asseriscono alla tutela delle fragilità verso persone che dovevano essere gestite e assistite in queste strutture”.