Al centro di questa trance dell’inchiesta, che vedrebbe coinvolti anche altri politici, vi sarebbe la richiesta di concessioni e licenze per l’istallazione di parchi eolici ai quali sarebbe stato interessato anche il parlamentare Pdl Marcello dell’Utri e il pagamento da parte di ditte interessate di capitali transitati sui conti del Credito Cooperativo Fiorentino.
“Sarò giudicato dai fatti: la mia Giunta non ha concesso alcuna autorizzazione e anzi, con riferimento a energie rinnovabili e appalti, abbiamo chiuso nell’armadio a doppia mandata i vasetti della marmellata”. Questa finora l’unica reazione del presidente Cappellacci, alla notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati.
“Gli atti dicono che la mia Giunta non si è mai piegata alle speculazioni – ha detto ancora Cappellacci – e l’incontro con Flavio Carboni che mi sarebbe stato contestato è avvenuto in un’occasione ufficiale alla quale erano presenti anche magistrati”.