
ROMA – Torna in libertà Giuseppe Ambrosio. L’ex capo di gabinetto del ministero per le politiche agricole e forestali era stato arrestato lo scorso dicembre perché coinvolto in un’inchiesta della procura di Roma su un presunto giro di corruzione legato ad appalti.
La VI sezione della Corte di Cassazione ha però annullato, senza rinvio, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. La sentenza potrebbe far saltare anche il giudizio immediato degli imputati, a favore di un processo con il rito ordinario, disposto dalla procura per Ambrosio, detto ”il centurione”, ed altre otto persone, tra funzionari ministeriali ed imprenditori, in programma l’11 aprile pro ssimo.
I reati loro contestati vanno, a seconda delle posizioni, dalla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio alla turbata libertà degli incanti, fino alla turbata libertà nella scelta del contraente. Secondo l’accusa i funzionari ministeriali avrebbero agevolato la concessione di contributi pubblici, contratti ed altro ad imprenditori in cambio di varie utilità come vacanze, oggetti d’arredamento ed altro.
Gli avvocati Paola Balducci e Antonio Villani, che assistono Ambrosio, si sono detti soddisfatti della decisione dei giudici ed hanno spiegato: “Ancora una volta i giudici della Suprema corte hanno dimostrato grande preparazione e profondo senso di equilibrio. Siamo sicuri di riuscire a dimostrare la completa innocenza del nostro assistito, che sarà quindi assolto dalle accuse”.