“Non si paga lo stipendio allo spazzino, mezza città resta al buio, le strade sono sporche e dissestate e non c’è sicurezza”. In una frase: “Il Comune non fa fronte ai suoi doveri”. Il duro attacco all’amministrazione cittadina di Palermo arriva da monsignor Paolo Romeo, arcivescovo della città e presidente della Conferenza episcopale siciliana, a margine della conferenza stampa di presentazione della visita di Papa Benedetto XVI, il 3 ottobre prossimo a Palermo.
“Tutto questo è colpa di una classe politica – ha aggiunto – che dimostra di essere irresponsabile. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: una scarsa manutenzione delle strade, mezza città al buio perché non funziona l’illuminazione pubblica e una precaria assistenza ai malati”. Monsignor Romeo non usa mezzi termini e punta il dito contro gli amministratori della città che non fanno il proprio lavoro.
“La stasi in cui versano molti servizi che il Comune dovrebbe fornire è dovuta all’assenza di fondi che non ci sono perché l’amministrazione non ha ancora licenziato un bilancio. Il sindaco continua a dire di averlo presentato a febbraio ma ancora il Consiglio non ha avuto tempo per discuterlo”.
A scatenare l’ira dell’arcivescovo è la mancanza di fondi per la Festa di Santa Rosalia, con spettacoli, mostre e concerti che iniziano i primi giorni di luglio e si concludono con le celebrazioni religiose del 15 luglio.
“Santa Rosalia – dice Romeo – non era una maga, non era una banchiera, non era un’industriale ma ha aiutato Palermo dalla peste. Oggi è giusto festeggiarla per aiutarci a uscire dalla peste odierna in cui il Festino ormai è un evento sociale che soddisfa la gente, non un evento religioso. Tutto ciò che mette in luce questo evento realizzato senza fondi – conclude monsignor Romeo – è che il Comune non fa fronte ai suoi doveri, non approva un bilancio, non ha soldi per rispondere ai bisogni essenziali della gente”.