Taranto, arcivescovo accusato di mobbing: ex dipendente Lumsa denuncia stress e panico

L'arcivescovo di Taranto, monsignor Papa

L’arcivescovo di Taranto, monsignor Benigno Luigi Papa, andrà a processo per mobbing assieme all’ex vicario, monsignor Nicola Di Comite. I due prelati sono coinvolti in un’inchiesta della magistratura tarantina su un presunto caso di mobbing ai danni di una ex dipendente dell’Ente diocesano di apostolato sociale (Edas).

Monsignor Papa è presidente onorario dell’Edas-Lumsa (Libera università Maria Santissima Assunta) e designatore dei responsabili dell’Edas, mentre Di Comite è stato presidente del consiglio di amministrazione e responsabile del personale dello stesso ente.

Il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati ha ordinato alla Procura di formulare l’imputazione coatta nei confronti dei due religiosi per presunti comportamenti omissivi in relazione ai reati di maltrattamenti e lesioni colpose gravi.

Il presunto caso di mobbing fu denunciato da un’ex segretaria di 46 anni dell’Edas, licenziata nel 2005 dopo essere stata per 18 anni alle dipendenze dell’istituto.

Alla donna sono stati diagnosticati disturbi da panico e da sindrome post-traumatica da stress nonché una depressione grave e un’incapacità temporanea a relazionarsi con gli altri per un tempo superiore a 40 giorni.

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Alberto Francavilla