Arezzo, denunciato cacciatore: usava richiamo proibito

Gli agenti del Nucleo Operativo Speciale del Corpo Forestale dello Stato di Pieve Santo Stefano (Arezzo) hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo un sessantasettenne di Sansepolcro per avere esercitato l’attività venatoria servendosi di un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico.

Nel corso di un servizio caccia in località Lagoni, Comune di Badia Tedalda, osservando il territorio con il binocolo, gli agenti della forestale hanno visto in lontananza un cacciatore, con cane al seguito, che appendeva un oggetto di piccole dimensioni ad un albero, nascondendosi poi dietro un cespuglio e sparando alcuni colpi.

Gli agenti del corpo forestale si sono quindi recati nella zona dove l’uomo stava cacciando, arrivando proprio mentre questi stava lasciando l’appostamento. Hanno così potuto accertare che l’oggetto che il cacciatore aveva appeso all’albero era un registratore a batteria, capace di emettere il richiamo di diverse specie di uccelli.

Trattandosi di un tipo di richiamo proibito dalla normativa sulla caccia, il cacciatore è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Arezzo. Gli agenti hanno provveduto anche al sequestro del registratore usato come richiamo e del fucile.

All’uomo è stata anche elevata una sanzione amministrativa per l’abbandono delle cartucce esplose sul terreno e per la mancata annotazione della giornata di caccia sul tesserino regionale.

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Alberto Francavilla