TRIESTE – Armi comuni e da guerra, di cui quindici fucili kalashnikov, quattro chili di esplosivo al plastico, diciannove pistole, un fucile mitragliatore, un fucile di precisione dotato di gruppo ottico e silenziatore e settecento proiettili: è l’arsenale scoperto dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Trieste e che era nascosto in un furgone proveniente dalla Slovenia che trasportava materiale elettrico.
Il veicolo è stato fermato dai finanzieri dopo avere attraversato il confine con l’Italia al valico di Fernetti, proprio alle spalle del capoluogo giuliano e l’autista, uno sloveno di trentadue anni, è stato arrestato e portato nel carcere di Trieste dove è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per essere ascoltato.
Le armi sarebbero state individuate grazie a un monitoraggio dei flussi di veicoli in entrata in Italia e grazie all’attività investigativa ed informativa degli uomini del GICO ( Gruppi d’investigazione sulla criminalità organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Trieste nell’ambito di un piano di controllo del territorio realizzato in collaborazione con i militari del servizio ‘117’.
Non si sa ancora a chi erano dirette le armi, se erano destinate all’Italia o a qualche altra nazione, ma le indagini, che sono ancora in corso, secondo il giornale “Il Piccolo” che ha dato la notizia, sarebbero concentrate soprattutto sulla provenienza del materiale bellico che potrebbe essere individuata nelle zone di guerra della ex Jugoslavia.
La notizia dell’operazione effettuata dalla polizia italiana è stata riportata anche dal giornale tedesco Bild.