“Rispettiamo il lavoro della magistratura – spiegano in una nota congiunta i due senatori – ma l’arresto di Bonanini ci pare francamente assurdo. Conosciamo Bonanini come una persona per bene, che con passione e intelligenza ha fatto del suo territorio un modello di sostenibilità e una meta turistica d’importanza mondiale. Siamo certi che Bonanini chiarirà immediatamente la sua posizione, e speriamo che i veleni che hanno lambito la polizia giudiziaria spezzina negli ultimi tempi – è la conclusione di Della Seta e Ferrante – non abbiano avuto nessun ruolo in questa vicenda”.
La reazione del presidente della Provincia. ”La giustizia farà il suo corso: ma uno spiegamento di uomini e mezzi per arrestare all’alba persone che dormivano nelle proprie case, senza alcun pericolo di fuga, ha dato alla comunità di Riomaggiore un senso di spettacolarizzazione che la gente non ha capito. Per il parco è un danno d’immagine irreparabile”: è il rammarico del presidente della Provincia della Spezia in merito agli arresti compiuti stamane.
”La borgata è sotto sopra e non capisce – dice Fiasella:- Bonanini è stato l’anima del Parco, riconosciuto a livello internazionale come un modello di sviluppo sostenibile. Tutti ci stiamo chiedendo se sia giustificata, un’azione così spettacolare. Perché lo sia, deve essere accaduto qualcosa di gravissimo: in genere assistiamo a blitz di questo tipo se ci sono traffici di droga o chissà che altro”.
Fiasella sottolinea che Bonanini è una ”bandiera della salvaguardia ambientale e del modo in cui un territorio può risollevarsi dal rischio del degrado, e proporsi come modello”. ”Anni e anni di lavoro, una vita investita in questo sogno, rimarranno comunque appannati – prosegue – ciò che è stato tolto, non potrà essere restituito: neanche con una piena assoluzione. Trovo ci sia violenza, in questo modo di procedere: se siamo di fronte a reati di tipo amministrativo, come pare trapelare. Io detesto la violenza. Istintivamente ho pensato al caso Tortora: una persona infangata, e poi rimasta vittima, nonostante l’assoluzione”.
Fiasella si augura che ”tutto si chiarisca al più presto”, ma ”come istituzione, si sente colpito”: ”Il parco – ribadisce – è sotto i riflettori di tutto il mondo: l’eco di questa operazione è già oltre i confini nazionali. Ripeto: in attesa di conoscere i dettagli, sono amareggiato e stupito dal metodo. Immagino cosa si possa provare ad essere portati via sotto gli occhi dei propri cari alle sei di mattina”.
La solidarietà di Federparchi. ”Esprimiamo solidarietà a Bonanini e siamo fiduciosi nella magistratura. La notizia dell’arresto di Bonanini ci stupisce e ci rammarica”. Questo il commento di Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi-Europarc Italia dopo aver appreso la notizia dell’ arresto di Franco Bonanini, presidente del Parco delle Cinque Terre.
”Bonanini in qualità di presidente del parco ha fatto molto per l’area delle Cinque Terre e per il sistema delle aree protette italiane – ha continuato Sammuri – e a lui vanno tutta la nostra solidarietà e fiducia in un’azione rapida e chiarificatrice della magistratura”.
La solidarietà su Facebook. Su Facebook attestati di solidarietà a Bonanini. ”Sappiamo che l’invidia della gente può portare anche a questo”, si legge sul social network. E ancora: ”Caro mio, questo Paese non finisce mai di stupire. siamo inorriditi, incazzati e anche piuttosto schifati. Hai tutta la nostra fiducia, il nostro affetto e la nostra solidarietà ”.
”Chi ti conosce bene non ha il minimo dubbio! C’è solo della gran invidia nei tuoi confronti e in quello che hai saputo fare per le 5 Terre” si legge in un altro messaggio di solidarietà . E poi: ”Tenga duro presidente, vincerà anche questa battaglia”.
”Fatti forza Franco, la giustizia italiana è una macchina strana e farraginosa, ma alla fine vedrai che ne uscirai alla grande, con la forza e la tenacia che hai sempre dimostrato in questi anni e in ancor piu’ gravosi frangenti”. ”Mani sul fuoco per lei. Ce ne fossero di persone che amano le nostre terre e la natura come lei e lottano per preservarle”.
