Arriva "Concordiagate", il diario di due cronisti a bordo della nave

ROMA – ''Non e' stato il comandante Francesco Schettino a salvare la Costa Concordia dirigendola verso la scogliera dell'Isola del Giglio e favorendo i soccorsi. La nave si e' incagliata per caso''. E' quanto sostengono i giornalisti Luciano Castro e Patrizia Perilli, che erano a bordo della nave e che hanno scritto il libro ''Concordiagate'' (edito da CUEC Editrice per la collana ''Futurebook''), in vendita da lunedi' prossimo.

''Dopo la collisione – affermano Castro e Perilli, che si trovavano a poppa della nave e sono testimoni oculari della manovra – con i motori allagati, la Concordia e' senza controllo. L'abbrivo e l'impatto con lo scoglio la fanno roteare su se stessa, passare per inerzia a marcia indietro davanti all'imbocco del porto del Giglio e incagliarsi tra gli scogli di Punta Gabbianara. E' stato un caso. O, forse, un miracolo''.

Del momento dell'impatto i due giornalisti scrivono: ''all'improvviso, un grande botto. Si capisce che c'e' stato un urto. Subito dopo arriva una fortissima e lunghissima vibrazione: sembra un terremoto. Tutto quello che e' sui tavoli vibra, dondola e poi cade precipitando per terra. Le luci si spengono per qualche secondo e immediatamente iniziano le grida, le urla, la grande fuga''. Oltre ai diari dei due autori, in ''Concordiagate'' ci sono anche schede e documenti, una cronistoria delle indagini, collegamenti ipertestuali e contenuti multimediali.

Nel libro anche le prime notizie battute dalle agenzie di stampa, le concitate testimonianze telefoniche dei due autori subito dopo il naufragio e anche una mappa dettagliata della nave. E' stata pure attivata un'apposita pagina su Facebook: Concordiagate – Il Libro.

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Alessandro Avico