Bisognerà attendere lunedì o martedì per sapere se l’acqua dell’acquedotto che serve il comune di Folignano (Ascoli Piceno) è potabile o meno. Dopo il centinaio di malori gastrointestinali registrati fra la popolazione (con un adulto finito al pronto soccorso dell’ospedale di Ascoli e due bambini curati in pediatria), il sindaco Angelo Flaiani ha deciso di aspettare i risultati completi delle analisi condotte dalla Zona Asur 13, prima di revocare l’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua per scopi alimentari.
I primi test avevano evidenziato marcatori di inquinamento, forse dovuti ad un guasto della rete idrica, nel frattempo già riparato. I 2.500 residenti della zona intanto continuano a rifornirsi presso le autobotti messe a disposizione dal Comune.
La Ciip Vettore (Cicli integrati impianti primari), gestore del servizio idrico, ha individuato e riparato una perdita delle tubazioni in località Santa Maria a Corte.
”Inoltre – fa sapere il sindaco – prosegue la potabilizzazione con cloro dei due serbatoi al servizio di Folignano. Ma prima di revocare l’ordinanza voglio vedere le analisi, e vorrei anche che dopo il via libera dai rubinetti non sgorghi acqua che sa di cloro”.
Malumori nella popolazione, per il sistema di prevenzione che non ha funzionato adeguatamente. ”In passato c’erano stati alcuni allarmi, forse potevamo fare qualche controllo in più, rispetto a quelli previsti per legge ogni tre mesi” ammette il primo cittadino.
La Zt Asur replica che non c’è la certezza di un legame di causa-effetto fra l’acqua che sgorga nelle case e i malori. ”Ma visto che sono stati tanti – osserva Flaiani – mi chiedo se i medici di base non abbiano tardato a segnalare il fenomeno al Servizio Igiene e sanità dell’Asur”.
Il dottor Vincenzo Calvaresi, responsabile del Sian della Zt 13 conferma che nessun allarme è arrivato dalla rete della medicina di base. ”Ma in questa fase – conclude – l’importante è aver messo in sicurezza il sistema”. I controlli sull’acqua verranno ripetuti anche nei prossimi giorni.