ROMA – Un’assunzione che s’ha da fare a tutti i costi. Quella di Simone Turbolente, ex portavoce del sindaco di Roma Gianni Alemanno e attuale capo ufficio stampa del Comune, all’Atac, l’azienda municipalizzata del trasporto pubblico della capitale. Assunzione, ovviamente, non per guidare i bus, ma come capo della comunicazione con uno stipendio di quasi 200 mila euro l’anno. Un incarico in cui Turbolente andrebbe a sostituire Carlo Parmeggiani, andato a lavoratore in Veneto con Luca Zaia.
A raccontare della vicenda parlando di pressioni molto forti di Alemanno è sul Corriere della Sera Ernesto Menicucci che parla di un sindaco che nelle ultime settimane
ha fatto fuoco e fiamme imponendo un vero e proprio aut aut all’ad di Atac Roberto Diacetti: quell’assunzione si deve fare, punto e basta. Senza se e senza ma.
La data decisiva per la sorte di Turbolente è quella, non casuale del 26 febbraio. E’ il giorno in cui tutti saranno alle prese con la conta dei voti e in cui, invece, all’Atac è in programma un cda. Non a caso sempre il Corriere parla di “blitz del 26 febbraio”.
Scrive il Corriere:
L’ultima forzatura, prima che si entri nel vivo della campagna elettorale per il Campidoglio, dopo che i primi tentativi fatti da Alemanno sono andati a vuoto. Per qualche mese, infatti, Diacetti ha resistito. E, in un’intervista al Corriere a fine ottobre, disse: «Se prenderemo il suo ex portavoce? Non è vero». Ora il sindaco è tornato alla carica e il manager ha capitolato. Anche se, in extremis, sta cercando una soluzione di compromesso: assumere Turbolente non come capo della comunicazione a quasi 200 mila euro l’anno, ma in un altro ruolo, con stipendio inferiore e a tempo determinato fino alla durata dell’incarico dell’ad. Ci riuscirà?