COPERTINO (LECCE) – ''Una persona chiusa, schiva, che parla poco'': così una ex dipendente descrive Gianni Vantaggiato, l'imprenditore di Copertino fermato la scorsa notte e ha confessato di essere il responsabile dell'attentato che il 19 maggio scorso ha ucciso Melissa Bassi e ferito cinque sue compagne di scuola dinanzi all'istituto Morvillo-Falcone.
L'uomo, che ha 68 anni, ha un deposito e rivendita di carburante agricolo lungo la strada che congiunge Copertino con Leverano. Nella piccola azienda a gestione familiare lavorano anche la moglie Giuseppina e una delle due figlie.
In passato l'attività dell'uomo era molto fiorente perché Vantaggiato riforniva oltre che di carburante agricolo anche di carburante per il riscaldamento la stessa Copertino e altri paesi del leccese.
Negli ultimi anni invece il volume di affari dell'attività si è notevolmente ridotto dopo che nei paesi della zona è stata realizzata la rete di distribuzione del gas cittadino.