ROMA – Il giorno dopo l’attentato di Tunisi è quello dei controlli. E nel mirino dei sospettati finisce anche un tunisino che è stato in carcere diverso tempo in Italia prima di essere espulso. Non è l’unico sospettato ad aver avuto contatti con l’Italia: sotto la lente degli investigatori anche altre due persone.
Verifiche sono infatti corso – scrive l’agenzia Ansa – su un tunisino che, pur non avendo fatto parte del commando che mercoledì ha compiuto l’attentato a Tunisi, potrebbe aver avuto comunque un ruolo nell’attacco ed è stato detenuto in Italia per terrorismo internazionale: prima a Macomer (carcere sardo ora chiuso), poi a Rossano Calabro. Scontata la pena è stato espulso a gennaio verso la Tunisia. Verifiche sono in corso anche su altri due soggetti.