PARMA, 24 GIU – ''Per favore non usate il termine incidente per quanto successo ieri, quanto successo si poteva evitare''. La denuncia e' di Tonino Morreale, presidente dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada, dopo la tragedia che ieri a Viarolo (Parma) e' costata la vita a tre persone dopo che un'auto e' precipitata da un cavalcavia sull'Autosole.
''L'evento era gia' abbastanza prevedibile visto che da anni con la nostra associazione segnaliamo questo problema – ha aggiunto Morreale – Nel 2008 avevo fatto presente alla societa' Autostrade la situazione, in particolare il caso di un altro cavalcavia in provincia di Parma del tutto simile a quello di Viarolo. Mi avevano risposto che non vi erano problemi di sicurezza, insomma non c'erano pericoli. Ora dopo quello che e' successo siamo pronti a presentare un esposto e stiamo organizzando le carte con i nostri avvocati. La mia paura e' che dopo questi morti si continuera' a non fare nulla''.
Il cavalcavia dove ieri mattina e' precipitata l'auto della 27enne Fiorentina Zoto era protetto da una sola rete di recinzione nel tratto che scavalca le due carreggiate dell'A1. Ben piu' protetto e' invece lo stesso ponte nel tratto dove supera l'attigua linea ferroviaria dell'alta velocita' e qui, pochi giorni fa, un analogo incidente stradale si era concluso solo con una vettura accartocciata contro le protezioni, ma nessun salto nel vuoto.