
ROMA – Cari automobilisti stranieri, occhio a ztl e autovelox, perché entro breve la multa arriverà anche a casa vostra e nella lingua ufficiale del vostro Paese. Merito di una direttiva europea, finalmente recepita in Italia, che favorisce “lo scambio transfrontaliero sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale”. Secondo il nuovo sistema gli Stati membri dovranno attivare dei Punti di Contatto, attraverso i quali mettere in comune le banche dati sui veicoli. Danesi, inglesi e irlandesi, tuttavia, potranno ancora sperare di farla franca: i rispettivi paesi infatti non hanno aderito al sistema.
Storicamente sono migliaia le multe prese da guidatori stranieri sul suolo italiano e puntualmente cadute nel vuoto per sistematica assenza di informazioni. Il Punto di Contatto italiano sarà affidato alla Motorizzazione Civile, che avrà il compito precipuo di scambiare informazioni con gli altri punti di contatto europei.
La direttiva europea fissa però alcuni paletti sul tipo di infrazioni:
1) Eccesso di velocità; 2) Mancato uso cinture di sicurezza; 3) Mancato arresto davanti a un semaforo rosso; 4) Guida in stato di ebbrezza; 5) Guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti; 6) Mancato uso del casco protettivo; 7) Circolazione su una corsia preferenziale per bus, taxi, emergenza, cantieri, ecc. 8) Uso indebito di telefono cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida.
