Autopsia Ciro Esposito, chi sparò era in piedi non a terra

Autopsia Ciro Esposito, chi sparò era in piedi non a terra

ROMA – Ciro Esposito è morto per un colpo di pistola sparato ad altezza d’uomo che lo ha raggiunto alla schiena. E’ quanto stabilito dall’autopsia eseguita oggi, 26 giugno, dal medico legale Costantino Cialella. Sia la vittima che la persona che ha sparato erano in posizione eretta.

Lo stesso Ciro Esposito aveva confidato ai parenti, che lo hanno riferito alla Digos, che prima di essere ferito si era avventato su Daniele De Santis, scaraventandolo a terra. Quest’ultimo avrebbe fatto fuoco dopo essersi rialzato. Nel corso dell’autopsia è stato anche estratto dal corpo di Esposito il proiettile. Sarà verificato se proveniente dalla pistola recuperata.

Sembra quindi cadere l’ipotesi che chi ha sparato fosse a terra. Fu Diego Parente, dirigente della Digos durante la conferenza stampa in Questura nei giorni dopo i scontri di Tor di Quinto, ha ricostruire questa dinamica: “De Santis lavorava in un circolo ricreativo vicino a Tor Di Quinto. Da lì ha deciso avvicinarsi ai tifosi in transito verso lo stadio e ha lanciato petardi. I napoletani, purtroppo, hanno risposto alle sue provocazioni e ne è nata una rissa. Mentre scappava, De Santis è scivolato, sentendosi minacciato da un bel gruppo di tifosi che lo inseguivano a viso coperto e armati di bastoni, ha esploso quattro colpi di arma da fuoco. Dopo l’arma si è inceppata ed è stato malmenato dai tifosi napoletani. La dinamica è questa: lo abbiamo arrestato per rissa e per tentato omicidio”.

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FIlippo Limoncelli