
AVELLINO – Sono 11 le persone ricoverate in tutta la provincia di Avellino per intossicazione da funghi velenosi.
E l’autunno, come si legge in una nota della Guardia forestale campana, รจ il periodo piรน pericoloso dell’anno. Proprio per questo in questi giorni la forestale intensificherร i controlli:ย ย chi verrร trovato a raccogliere e vendere funghi (e anche tartufi) verrร chiesto di mostrare l’apposito tesserino per la raccolta, obbligatorio per legge.
Si tratta di un titolo abilitativo che si consegue dopo un corso di formazione sulle conoscenze di base in questo campo, almeno per riconoscere i funghi piรน comuni. L’intossicazione รจ infatti frutto della disinformazione e dell’incapacitร di distinguere le varie specie di funghi, quelli commestibili e quelli velenosi, per non parlare di quelli mortali.
“Funghi – come si legge in un comunicato diffuso dal Corpo forestale dello Stato, comando provinciale di Avellino – che spesso sono anche simili tra loro e inducono all’errore, come nel caso del fungo dellโolivo (omphalotus olearius) o dellโovulo malefico (amanita muscaria), confusi rispettivamente con il galletto (cantharellus cibarius) e lโovulo buono (amanita caesarea). Sia il fungo dellโolivo che lโamanita muscaria, a volte raccolta addirittura in luoghi chiusi, sono responsabili di gravissime intossicazioni, che possono sfociare in pericolose sindromi tipiche a breve incubazione di tipo panterinica (amanita muscaria) e pardinica, gastrointestinale (omphalotus olearius)”.
