ROMA, 4 GEN – ''C'e' chi ha sparato cifre enormi: 400, 700, 2.000 milioni di euro… In realta' quelle esenzioni rappresentano un investimento (perche' questo e' in realta' per lo Stato e per gli italiani, soprattutto i piu' piccoli, poveri e fragili) di circa 100 milioni di euro. Un investimento razionale, che produce frutti infinitamente maggiori in termini di solidarieta' sociale''. Cosi' il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, commenta oggi la pubblicazione delle stime ufficiali del Gruppo di lavoro sull'erosione fiscale, guidato dal sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani, sul costo in termini di mancati introiti delle agevolazioni fiscali a tutte le realta' laiche e religiose (comprese quelle della Chiesa) che operano senza fini di lucro per scopi di utilita' sociale.
''Altro che 450 milioni di Ici non pagata dalla Chiesa – scrive il giornale dei vescovi nell'articolo dedicato alla questione -. Altro che 500 milioni, un miliardo o persino due miliardi di euro di imposta non versata dalle istituzioni cattoliche, come si e' detto e scritto un po' a caso in questi mesi''. ''Finalmente, dopo tante cifre in liberta' – prosegue Avvenire -, ecco un numero ufficiale e ponderato, in tema di immobili esenti dal pagamento dell'Ici: 100 milioni di euro''. E ''se tutte le attivita' sociali 'erodono' – si fa per dire – un gettito pari a 100 milioni di euro, e' evidente che il dato riconducibile ai soli enti della Chiesa cattolica dovra' essere molto inferiore'', annota ancora il quotidiano della Cei.
