Babbo Natale porta regali e cocaina. La droga era nascosta tra quintali di lettere e pacchi natalizi, nel doppiofondo di un Babbo Natale da giardino. A scoprirla, il 27 novembre scorso (ma la notizia è stata diffusa soltanto oggi) sono stati i militari della guardia di finanza, insieme agli uomini dell’agenzia delle Dogane dell’aeroporto di Malpensa.
La cocaina, 250 grammi purissima, proveniva dal Sud America ed era destinato alla provincia di Bergamo. I finanzieri hanno individuato un pacco sospetto proveniente da Buenos Aires e diretto a Cividate al Piano (Bergamo), con all’interno addobbi natalizi e un Babbo Natale. L’esame del pupazzo mediante un’apparecchiatura a raggi x ha consentito di accertare che all’interno c’era un doppiofondo che conteneva la cocaina. Sotto la direzione della Procura di Busto Arsizio e con la collaborazione delle fiamme gialle di Bergamo, sono state avviate le indagini, durante le quali si è scelto di svolgere una«consegna controllata».
Tre giorni dopo, un finanziere del nucleo di polizia Tributaria di Bergamo siè presentato vestito da portalettere all’indirizzo di Cividate al Piano e dopo aver consegnato il pacco alla destinataria, una donna bergamasca, lo ha aperto mostrando alla donna lo stupefacente nascosto. E’ subito emerso che la cocaina era in realtà diretta a una ragazza boliviana, U.P.B., di 29 anni, domiciliata a Villongo (Bergamo), in attesa di essere regolarizzata. La giovane, amica del figlio della donna italiana, aveva utilizzato generalità e indirizzo di quest’ultima – risultata estranea ai fatti – per far giungere in Italia lo stupefacente. Nella casa della boliviana è stata trovata una scatola vuota identica a quella contenente il Babbo Natale e relativa a una precedente spedizione dello stesso mittente argentino. Inoltre, sono stati trovati e sequestrati oltre 11 mila euro in contanti ritenuti pertinenti al reato commesso. La giovane boliviana è stata arrestata e ora è nel carcere di Bergamo.