A soli 13 anni consegnava dosi di cocaina a domicilio per conto del padre, un operaio macedone di 41 anni, regolarmente residente in Italia, nei pressi di Urbino. Il genitore è stato arrestato dai carabinieri mentre il piccolo corriere della droga non é imputabile, in quanto minore dei 14 anni: sarà il Tribunale dei minorenni di Ancona a stabilire se allontanarlo o meno dalla famiglia. L’operazione è scattata dopo una serie di appostamenti e pedinamenti nel centro di Sant’Angelo in Vado.
A. B., operaio macedone di un’azienda metalmeccanica, vive da tempo nella cittadina, con la moglie e i tre figli. Tenendolo d’occhio, gli investigatori hanno capito che l’uomo era il terminale di un giro di spaccio esteso anche a Urbania e Fermignano. Bloccato per un controllo, l’operaio è stato sorpreso con dieci grammi di cocaina indosso. In casa ne aveva altri 200, divisi in dosi nascoste in un armadio, su un vassoio d’argento, insieme a materiale per il confezionamento.
Mentre i carabinieri perquisivano l’abitazione, il figlio è tornato a casa, ignaro di tutto, insieme ad un amico albanese che ha precedenti specifici. In tasca, il tredicenne aveva cinque grammi di cocaina, non ancora consegnati. Si è scoperto così che da qualche tempo effettuava le consegne di stupefacente sotto le direttive del padre.