
Bambini preghiamo per la Salernitana e poi Ave Maria. Unico problema quella Madonna con gli scarpini. FOTO ANSA
Aula di scuola elementare in quel di Salerno, aula con relativo maestro. E ovviamente con bambini tra i banchi. Il video e la voce del docente che, paziente ed insieme fervente, invita i piccoli a pregare: “Preghiamo per la Salernitana che oggi pomeriggio…”. E subito dopo l’Ave Maria recitata in gruppo. Ora va subito detto che in quel di Salerno qualche tentazione a pensare che lassù qualcuno ama la squadra è del tutto legittimata dai fatti. La Salernitana è stata ultima in classifica e retrocessa in serie B praticamente per tutto il Campionato. Poi ha improvvisamente e continuativamente cominciato a vincere e fare punti: quattro vittorie e un pareggio in cinque giornate. Se non odora di miracolo questo…
Il miracolo della salvezza
E va anche detto che la Salernitana quel pomeriggio…Quel pomeriggio la Salernitana batte il Venezia e va per la prima volta dall’inizio del Campionato in zona salvezza, un punto in classifica sopra la quota che manda in B. La preghiera andata a buon fine, la prece accolta, la preghiera ascoltata? Qualche musone non ha sorriso all’iniziativa del maestro e alla mobilitazione orante dei bambini per i tre punti. Qualche pignolo ha voluto osservare che non era il caso di mischiare i santi con i fanti e comunque non a scuola, non in classe, non nell’ora di lezione. Qualche bacchettone ha osservato: ma che lezione è? Tutti i critici non hanno tenuto conto della, diciamo così, condizione emotivo-ambientale della popolazione Salernitana in queste settimane.
I genitori d’accordo
A ricordarla questa condizione emotivo-ambientale i genitori dei bambini coinvolti (e, va detto, entusiasti di esserlo, come da immagini). Hanno protestato, denunciato? Tutt’altro: si sono idealmente uniti alla preghiera per la Salernitana e hanno metaforicamente e non stretto la mano al maestro promotore del sacro rito del dacci i tre punti decisivi che giochiamo anche in casa…
La Madonna degli scarpini
L’unico problema il passaggio senza soluzione di continuità dal “preghiamo per la Salernitana” all’Ave Maria recitata in gruppo, come fossero due brani della medesima canzone, due strofe della stessa poesia. A configurare nel pantheon cui si rivolge devota preghiera la presenza di una Madonna con gli scarpini da calcio. Ce ne sono così tante nella tradizione e nella devozione, ci sarà pure una Madonna degli scarpini.
