
VENEZIA – Era stato scoperto a rubare un quaderno e qualche penna per la scuola, a 13 anni, ma quando sembrava sicura la denuncia in suo aiuto sono arrivati il buonsenso e il cuore di un carabiniere, che lo ha sgridato ma ha pagato di tasca propria la refurtiva.
La storia la racconta il Gazzettino.
Il ragazzino è figlio di una coppia di senegalesi ben inseriti nella comunità, a Spinea, ma in forti difficoltà economiche. Appena giunto sul posto il capopattuglia dei carabinieri ha capito che non si trattava di un caso ‘pericoloso’. Il 13enne aveva rubato pochi articoli di cancelleria, da usare a scuola, nascondendoli sotto il giubbotto. Il suo armeggiare in corsia era stato notato dalla sicurezza del negozio, che l’aveva fermato, in attesa delle forze dell’ordine.
Il brigadiere ha così rimproverato con decisione il ragazzo, spiegandogli che il furto è una cosa seria, poi ha aperto il portafogli, pagando la merce rubata, ed ha quindi lasciato andare l’adolescente.