Gianpiero Fiorani è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere. Il Tribunale di Lodi ha emesso la sentenza nei confronti dell’ex amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi per falso il bilancio.
Sono stati assolti invece con formula piena Giovanni Vismara, ex direttore del settore corporate management dell’istituto di credito, Giorgio Olmo, ex vicepresidente della banca, Aldino Quartieri, ex sindaco dell’istituto di credito. Quella emessa oggi e’ la prima sentenza emessa da un Tribunale nei confronti di Fiorani.
Il pm aveva chiesto 1 anno e 8 mesi per l’ex amministratore delegato e 1 anno e 6 mesi per Vismara, mentre per Quartieri e Olmo l’assoluzione. «È una sentenza esemplare e punitiva nei confronti di una sola persona», ha affermato l’avvocato Cesare Cicorella, uno dei difensori di Fiorani, annunciando ricorso in appello.
«Inoltre come poteva fare tutto da solo? Non posso credere che in un paese civile il reato di falso in bilancio relativo a una banca, con tutti i filtri e i controlli che ci sono, possa essere stato commesso da un amministratore delegato da solo». Soddisfatto invece l’avvocato Paolo Grasso, legale di Quartieri.
Secondo l’accusa, nei bilanci 2003-2004 dell’allora ex Bpl non sarebbero state indicate una serie di operazioni, nascondendo così le perdite (che si sarebbero aggirate intorno a oltre 200 milioni di euro) e facendo, fra l’altro, figurare una solidità patrimoniale che in realtà la banca non aveva.
Lo scopo sarebbe stato quello di «perseguire una strategia di sviluppo del gruppo creditizio ingiusta e illegittima» per consentire anche «di portare a termine importanti operazioni di espansione quali l’acquisizione» di Antonveneta.