L’imprenditore barese che ha sparato provocando la morte di un rapinatore durante un assalto ad un distributore di benzina a Bari è il marito di Desireè Digeronimo, la pm titolare dell’inchiesta sul caso della escort Patrizia D’Addario.
La vicenda risale al cinque giugno: due ragazzi a bordo di un motorino tentano l’ennesimo colpo ai danni di un distributore della Tamoil. Qualcosa, però, non va come le altre volte perchè Enrico Balducci, titolare dell’impresa apre il fuoco e continua a sparare ( 3 i bossoli ritrovati dalle forze dell’ordine) anche quando i rapinatori si danno alla fuga. Poco più avanti uno dei due abbandona il suo complice, ferito al fianco e chiama i soccorsi. Per Giacomo Buonamico, 23 anni, incensurato, è troppo tardi e il ragazzo muore in ospedale.
Balducci, che ora è indagato per eccesso colposo di legittima difesa è un nome noto a Bari. Come scrive il quotidiano Libero, infatti, l’imprenditore ha vissuto tutt’altro che all’ombra della moglie. In passato, infatti, Balducci è stato più volte consigliere Regionale: in una prima fase, tra il 1992 e il 1995, con i verdi. Quindi il passaggio con la coalizione di centrodestra, Alla fine degli anni ’90, poi, per un periodo Balducci è stato anche presidente della Protezione civile regionale.
Dal 2005, tornato “semplice” cittadino Balducci fu promotore, per l’associazione “Bari città regione” di una serie di ronde antibullismo. Le sue dichiarazioni sull’esperienza, nel 2008, oggi suonano amaramente beffarde: “Non siamo sceriffi” e “non abbiamo intenzione di usare le maniere forti”. Il senso delle ronde, spiegava l’ex consigliere, è quello di chiamare i carabinieri per segnalare potenziali pericoli. Il 5 giugno, però, Balducci ha prima sparato e poi chiamato la polizia.